In auto, dal parco dei Sibillini verso Ascoli (il nostro itinerario prevedeva Ancona, ma ho pensato di cambiarlo e rimanere a sud per poi risalire definitivamente) facciamo un gioco.
– I 10 prodotti migliori delle Marche
– Compresa la carne che IO NON MANGIO?
– Beh, Martina, nemmeno io la mangio quasi più
– Ti ho visto comprare un salame a Castelluccio!
Per poco non vado a sbattere. Accosto:
– Ma non dormivi?
– Tsk
– E poi, che fai, mi spii?
– Perché, quando io esco la sera non guardi dalla finestra per vedere con chi sono?
– Ma io sono tuo padre
– E io tua figlia, e non voglio un padre con la gotta da portare in sedia a rotelle tra cinque anni!
– Tra… ma… ma…
Riparto. Piano.
– I 10 prodotti più buoni delle Marche compresa la carne. Anche se non la mangiamo. Quasi Mai.
– Il salame di fichi!!!! – sbotta la più piccola
– Si chiama Lonza, o Lonzino di fichi. E poi, bleah, è tutto appiccicoso!!
(a una certa età, i bambini diventano adolescenti e quel che era appiccicoso e quindi divertente si fa improvvisamente disgustoso e sconveniente)
– Però è buono – faccio io
– Ma ci sono cose molto migliori
– Non si dice molto migliori Martina, quante volte te lo devo dire
– E come si dice?
– Mah, potresti dire di gran lunga migliori
– Che schifo
(stanno facendo a pezzi la nostra lingua! Di sicuro nel suo piccolo grande cervello mia figlia si è detta Ke skifo)
– Ok, altre proposte?
Mia moglie vota per i Moscioli selvatici di Portonovo. Come darle torto? Riesce sempre a ricordare le cose migliori, lei. Io, naturalmente, ci metto il Verdicchio e la Porchetta
– Ma solo quella dei fratelli Rosciné di Cupramontana
– Anche a Mazzangrugno era buona, vero? – mi sfotte Martina…
Più che il verdicchio, mia moglie metterebbe il Rosso Conero, vino più nobile e particolare. Segue piccolo bisticcio sulla qualità di tutti i vini della Regione, Passerina compresa.
– però non vale – ci interrompe Martina – ce ne sono troppe di cose buone. Ke so…
– Hai detto Ke con la K!
– Scusa?
– Hai detto Ke con la K, ti ho sentito!
– Ma come fai a dire Ke…
– Lo hai rifatto. Avete sentito, lo ha rifatto. Oddio! Che fine faremo..
(Naturalmente scherzo, ma Martina è sinceramente perplessa e si sta chiedendo come abbia fatto a distinguere la sua K da un ch qualunque)
– Va bene, scusa, continua.
– Ci sono troppe cose buone, dicevo. Voglio dire, c’è il Tartufo
– certo, il tartufo. Numero uno, anzi, quello è fuori categoria. E’ come scegliere la donna più sexy della storia e votare Marilyn, non vale
– Quanto sei vecchio!
Freno. Mi volto. La brucio con lo sguardo. Riparto. Nemmeno mia figlia può toccare Marilyn Monroe!
– va bene, togliamo il tartufo. Allora il Formaggio di Fossa.
– Beh, quello adesso è quasi tutto romagnolo… accidenti…
– Ma è sempre marchigiano, dai. Poi c’è la caciotta dei Sibillini
– Quella non la metterei nella Top 10, anche se buona è buona
– Il varnelli
– CHE NE SAI TU DEL VARNELLI???
(continua: qualcuno ha suggerimenti?)
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Sarebbe da fare la top 100 per le prelibatezze delle Marche…
Io comunque aggiungerei le Olive all’ascolana e il prosciutto di Carpegna
Caro Marco,
sono d’accordo con te… le Marche sono davvero piene di delizie. Per quanto riguarda i tuoi suggerimenti, posso solo dirti che quando ci siamo ricordati delle olive all’ascolana ci siamo sentit così stupidi per non averle citate immediatamente!!!