Dopo il successo del concorso Tagga la Croazia, Amatori Traghetti e Vacanze lancia un nuovo concorso fotografico, TAGGA NOVALJA, che premia chi ha deciso di trascorrere quest’estate sull’Isola di Pag, e in particolare sulla spiaggia di Zrce.
Partecipare è semplice: se hai fatto o stai facendo una vacanza a Novalja e hai un account facebook dove pubblichi le tue fotografie, inserisci su quella che preferisci la tag @Novalja.it o condividila direttamente sulla bacheca della nostra pagina facebook novalja.it
Una giuria composta dallo staff di Amatori sceglierà la fotografia che rappresenta meglio l’idea di vacanza a Novalja. L’autore della fotografia vincerà un nuovo soggiorno a Novalja per l’estate 2014!
Leggi il regolamento del concorso sul sito www.novalja.it e partecipa!
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Un bell’articolo su Dubrovnik ci ricorda che non è facile includere la città in un giro della Croazia, viste le distanze dagli altri centri del Paese, ma che vale la pena comunque visitarla, anche a discapito di mete interessanti che si trovano più a nord.
L’articolo ricorda anche come città di questo calibro abbiano attraversato distruzioni e guerre, colpendo come poche altre l’immaginario collettivo: ricordate il ponte di Mostar abbattuto? O pensiamo alla città belga di Bruges, che scampò i bombardamenti durante la Seconda Guerra Mondiale in virtù della sua bellezza.
Dubrovnik non è una città come le altre: paragonabile solo a Venezia per ricchezza in Adriatico e per capacità diplomatiche, seppe fuggire al dominio della Serenissima pagando prima all’Ungheria e poi agli ottomani per la propria indipendenza. Un comportamento scaltro, che le ha permesso di crescere e prosperare sia economicamente che culturalmente – e a divenire simbolo assoluto della libertà in Occidente.
Somiglia a un pugno che si allunghi in mare, forte e fiero. Ma ci dice anche che dalla distruzione ci si solleva solo accettando aiuti altrui, e che la bellezza è una difesa dai mali della guerra tanto quanto le mura petrose nell’antico medioevo. Dopo aver abolito la schiavitù per prima in Europa, continua insomma a darci lezioni.
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Nel 2006 la città di Zara ha vinto il Premio Europeo per lo Spazio pubblico grazie all’Organo del Mare. Basta allontanarsi di due passi dal centro storico verso il lungomare e si incontra questa meravigliosa e poetica invenzione che riesce a metterci letteralmente in contatto con le profondità marine.
Tecnicamente, si tratta di condotte sotterranee che convogliano le onde del mare fino a spingere su grandi canne simili a quelle degli organi. L’acqua del mare in questo modo suona sinfonie sempre diverse e la musica arriva a noi attraverso una serie di fori distribuiti su tutta la banchina.
La sensazione non è descrivibile. Si può al massimo udirne la riproduzione, ma non è come sedere sui gradini dell’enorme strumento
Se è passato il tramonto, a pochi passi dall’organo si trova un altro eccezionale allestimento: il Saluto al sole, 300 piccoli pannelli solari in un grande cerchio (22 metri di diamtero) che si attivano grazie alla interazione degli esseri umani.
Lo scenario della anticaZara, con le sue mura illuminate e i vicoli ben curati, e del mare che le si apre davanti è unico grazie a queste invenzioni architettoniche ed artistiche che sembrano dirci una sola cosa: noi facciamo parte della natura. Noi non abbiamo la natura. Lei comprende noi.
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